Quando, nella primavera del 2022, la città ucraina di Mariupol fu assediata, il giornalista italiano Maurizio Vezzosi fu uno straordinario testimone oculare dell’assedio. Seguendo l’avanzata delle truppe russe, è stato in alcuni frangenti l’unico giornalista occidentale a raccontare l’assedio dall’interno della città, scegliendo di assistere fino alla fine a quello che sarebbe diventato uno degli episodi più significativi e crudeli della guerra in Ucraina.

Nelle strade di una città in rovina, tra edifici distrutti e corpi abbandonati, negli oscuri scantinati che diventano rifugi di salvezza, Maurizio incontra la popolazione sofferente rimasta intrappolata nella propria città. Le parole della gente esprimono la loro fiera resistenza alla morte, in mezzo al fuoco incrociato.